Quando
l’anno vecchio fa il giro di boa e sprofonda negli abissi del tempo per mai più
tornare, e l’anno nuovo è pronto a disporsi prua al vento e assaggiare le onde,
le cose si ricoprono di un velo d’ombra e penso alle persone che mi sono
vicine, a quelle che non ci sono più, ai gesti sbagliati, alle azioni
inconsulte, ai guai ai quali vorrei rimediare.
Un
anno se ne va, un altro capitolo del libro della vita è terminato, il bicchiere
si svuota, la sigaretta esala l’ultimo respiro abbandonata nel posacenere da una
mano indifferente al suo destino, e un nuovo calendario sul muro, ma mentre
sostituivo il vecchio, che angosciante era il vuoto lasciato sulla parete. E mi
stringe la gola un nodo che non posso sciogliere.
Meglio
berci su.
Buon
2016!
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