La Germania ha peccato di superbia infliggendo un umiliante 7 – 1 al Brasile, quando le sarebbe
bastato un più modesto (si fa per dire) 3
– 0. Avrebbe potuto accontentarsi, dimostrando rispetto per una squadra che
è più volte stata grande. Ma il rispetto è un sentimento che appartiene agli
uomini, non alle macchine e i calciatori tedeschi si sono comportati come
automi, programmati a ripetere all’infinito i loro schemi offensivi, senza un
briciolo di calore.
Belli, ma senz’anima.
I tedeschi hanno peccato di tracotanza, ma gli dei non sopportano l’hybris degli uomini e ripagano il
peccatore con la stessa moneta. Se c’è un dio nel calcio, un Deus d’o futebol, credo che la sua
vendetta non si farà attendere.
E
indosserà la maglia dell’Argentina.
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