In Africa è stato eletto presidente un
cristiano con il 70% di voti dei musulmani, sulle fiancate degli autobus di
linea sta scritto: “God loves Allah” (Dio ama Allah) e si sparge a macchia d’olio
il fenomeno “cris-mus”, cioè di coloro che frequentano, in ugual misura, sia
le chiese che le moschee e praticano la religione cattolica e quella islamica.
Accade in Sierra Leone, che oggi pare la patria della tolleranza religiosa e
lo spauracchio di ogni fondamentalismo, un laboratorio etnico – sociale, un
modello valido da esportare in tutto il mondo, a cominciare dalla vicina Nigeria, devastata dall’odio religioso
e dall’intolleranza di Boko Haram (che letteralmente
significa “l’educazione occidentale è peccato”), altrimenti noto come Gruppo
della Gente della Sunna per la propaganda religiosa e la Jihad (in
arabo: جماعة اهل السنة للدعوة والجهاد).
Un barlume di speranza in un mondo di tenebre?
Nessun commento:
Posta un commento