“…hanno
un’aria gioviale libera, contenta; uomini, donne, giovani o vecchi che siano,
tutti sono felici come scolari in vacanza… Ma al ritorno le stesse persone sono
immusonite, cupe, tormentate, poche parole e toni bruschi, la fronte arcigna.”
Chi scrive è Astolphe de Custine, che
dipinge il ritratto di alcuni russi che rientrano in patria al termine di una
vacanza in Europa. Mi ha turbato la descrizione accurata, minuziosa, quasi
patologica, perché è esattamente come mi sento io quando parto per tornare a
casa per le vacanze, a Sud, e al termine, perché, ahimè, tutto finisce, sono
costretto a tornare nel Nord Italia. E, come lo scrittore francese, giungo alla
sua medesima conclusione, per farla mia.
“Un
Paese lasciato con tanta gioia e ritrovato con tanto dispiacere è un brutto
Paese!”
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