Prima di iniziare la lettura di questo post, è doverosa una breve premessa.
Chi va sotto la superficie, lo fa a proprio rischio e pericolo, diceva Oscar Wilde e lui si è sempre assunto le proprie responsabilità. Sono andato spesso anch’io sotto la superficie con questi aforismi e ritagli di massime strampalate, sotto la superficie dei conformismi, dell’accettabile e del politicamente corretto e me ne assumo ogni responsabilità.
Scrivendo questi frammenti mi sono spesso chiesto se valesse davvero la pena fermare nel tempo i pensieri più neri e gli aforismi più taglienti, nati in momenti di rabbia e di sconforto, o se convenisse invece lasciarli nel foglio sul quale erano stati scritti di getto, accuratamente appallottolato e atterrato, dopo un breve e preciso volo, nel centro esatto del cestino della spazzatura. Un tiro da tre punti.
Forse si, ho pensato, forse conviene conservarlo. Se qualcun altro si trova in quei momenti, che nella vita capitano a tutti, chissà, si può ritrovare in quelle righe e sapere che qualcun altro ci è già passato, può essere d’aiuto. Allora ho frugato nel cestino, ho ripescato quei pezzi di carta, li ho ridistesi per bene sul tavolo e li ho trascritti.
Mi rendo conto che alcuni aforismi paiono essere contro le donne, anzi possono essere decisamente letti in questo senso. Ma io non sono un misogino, sono tutto l’opposto. Amo profondamente le donne, sono perdutamente innamorato di tutte le donne del mondo, a cominciare da Eva, la prima donna, l’archetipo, la madre di tutti noi, per finire con l’ultima delle donne, quella più povera, quella sottomessa, picchiata, bistrattata. Quella costretta a nascondersi sotto un velo o a seppellirsi in casa, sempre all’ombra di un maschio, quella priva di ogni diritto, anche quello di essere donna. E la donna umiliata, quella oltraggiata, quella stuprata.
Non sono un misogino, dicevo. Potrei perdermi per sempre negli occhi, nella bocca, nel cuore caldo e pulito di una donna. E’ vero che siamo uomini, ma che uomini saremmo senza le donne? Siete i punti cardinali della mia bussola esistenziale. I punti cospicui segnati sul portolano della mia vita. Senza di voi perderei la rotta nel vasto mare del mondo.
L’unica cosa certa della mia vita è di non avere rimpianti. Non mi sono mai voltato a guardare indietro, a soppesare il passato, a considerare le tracce dei miei passi sulla sabbia del mondo, a chiedermi se avevo sbagliato strada. Neanche una volta. Ma non mi sono risparmiato di vivere. E neppure di amare. Eppure, nonostante tutto l’amore provato, ho sofferto spesso a causa di donne e quegli aforismi, quelle massime, quei pensieri di apparente e falsa saggezza mascolina, sono il frutto di quei momenti di frustrazione, dolore e sconforto. Credo di essere scusabile per questo.
Se, nonostante le premesse, le rappresentanti del gentil sesso dovessero ritenersi offese, porgo fin d’ora le mie scuse e rinnovo i miei più profondi sentimenti di affetto e di vicinanza, anche se non potranno dire di non essere state avvertite.
La donna - bottiglia
Mi sono ubriacato di un’altra donna, per dimenticare quella che non potevo avere più. Ma, passata la sbornia, è arrivata l’apatia e l’indifferenza e la donna – bottiglia, interamente scolata, ha presentato il conto e mi ha fatto pagare salato.
Mi è rimasto sulle labbra il sapore acido della donna – bottiglia vuota e nel corpo il desiderio di quello che ancora voglio e che non posso più avere.
Sette donne
Si dice che nel mondo, in proporzione, per ogni uomo ci siano sette donne. Bè, a me per quelle che mi spettano è capitato questo: la prima è appena nata, la seconda sta per morire, la terza è bruttissima, un autentico mostro, la quarta è troppo giovane, la quinta è troppo vecchia e la sesta dice di amarmi, ma sta con un altro. Forse la settima è la donna ideale, ma non l’ho ancora trovata.
Il seguito di Sette donne
Volete sapere com’è finita? La sesta donna, quella che diceva di amarmi, ma stava con un altro, ora sta con me.
Però, non mi ama più.
Ogni donna nasconde in sé un tesoro da conquistare, ogni donna custodisce misteriosamente un universo da esplorare.
Ogni donna tiene dentro sé sentimenti delicati, che concede solo a pochi eletti.
Ma ogni donna cela in sé un pugnale lungo e affilato ed è sempre pronta a conficcartelo nel cuore quando meno te lo aspetti.
Amnesia
Ho stretto tra le braccia una donna per tutta la notte, prima di ricordarmi che era una puttana e dovevo ancora pagarla.
Vorrei essere perennemente ubriaco, di un ebbrezza automatica che si attiva dopo il lavoro, dalle cinque della sera alle sette del mattino.
Non ho più radici. Vengo dal nulla e vado verso il nulla.
Sesso per sesso
Gli uomini danno amore per ottenere sesso; le donne danno sesso per ottenere amore; ma alcune donne danno sesso per ottenere sesso, facendoti credere che cercano amore.
Non c’è nulla di più complicato di una donna semplice.
Capire le donne
Le donne sono fatte per essere amate, non per essere comprese. Se ti ostini a cercare di capirle, diventi loro amico, mai loro amante.
Le donne sono come le onde del mare: per una che va, ce n’è sempre una che viene.
A volte vorrei vivere in fondo al mare.
C’è chi ha scritto della fine del mondo. Io scrivo semplicemente della fine del romanticismo.
Kama-Sutra
Ho voglia di percorrere tutto il kama – sutra, come la via crucis dell’amore, e poi ricominciare daccapo.
Più scrivo, più mi viene meglio. E’ come scopare.
L’eternità si riflette in mille frammenti di presente che si ripetono all’infinito.
Sto rincorrendo abissi paralleli nell’abisso oscuro della mia anima.
Oggi è venerdì e sto finalmente scrivendo ed è come fottere dopo un po’ di tempo.
Si lo so, la mia interfaccia con il mondo lascia molto a desiderare. Ma solo questa ho. Dovete aver pazienza.
C’è chi guarda il mondo in bianco, chi lo vede sempre nero, vi sono quelli a cui piace la pizza e quelli che adorano gli spaghetti, chi la pensa in un modo, chi sempre nell’altro. Ma a guardare il mondo sempre in bianco o sempre e solo in nero, si smette di vedere, a mangiare sempre la pizza, o solo gli spaghetti, viene la nausea, a pensare sempre nello stesso modo, senza mettere mai in discussione i propri ideali, senza cercare di guardare le cose anche da angoli di visuale diversi dal solito o da prospettive inusuali, rifugiandoci nei ristretti ed esclusivi club del pensiero unico, si smette di pensare, di imparare, di capire.
Si smette di vivere.
“Quanto più s’allarga la nostra conoscenza dei buoni libri, tanto più si restringe la cerchia degli uomini la cui compagnia ci è gradita.”
Ludwig Feuerbach
Come dargli torto? Io sono del tutto convinto che degli uomini ci si possa stufare, che perfino i migliori amici possano venire a noia, che, un giorno o l’altro, ci diventino indifferenti e tornino ad essere solo un volto nella folla.
Ma non le donne.
Nessun commento:
Posta un commento