venerdì 9 febbraio 2018




Sei nata in una notte di pioggia dell'Arizona, il vento soffiava fra i rami di quel vecchio frassino, dal quale i tuoi fianchi sono stati intagliati. Le tue forme rasentano la perfezione. Ti ho desiderata tanto, tanto da star male, tanto da credere d'impazzire. Notte dopo notte, un giorno dietro l'altro, eri il mio sogno.
E finalmente, un bel mattino di primavera, dalla periferia urbana di Scottsdale, dalle sabbie di Ensenada sei partita e hai attraversato l'oceano.
Vederti e innamorarmi di te fu tutt'uno. Dovevi essere mia. Il tuo posto non era nella vetrina di un negozio di strumenti musicali; il tuo posto era fra le mie braccia, vicina al mio cuore.
Giorno dopo giorno ho avuto cura di te, per questi ultimi dieci anni. Non temere, ce ne saranno altri di giorni, mesi e anni come quelli che abbiamo vissuto. Io non ti abbandonerò mai. Le mie braccia non smetteranno di cingerti i fianchi, le mie dita non mancheranno di esercitare quella soave pressione che ti fa cantare così bene.
Buon compleanno, baby. I love you so much.