Sei
nata in una notte di pioggia dell'Arizona, il vento soffiava fra i
rami di quel vecchio frassino, dal quale i tuoi fianchi sono stati
intagliati. Le tue forme rasentano la perfezione. Ti ho desiderata
tanto, tanto da star male, tanto da credere d'impazzire. Notte dopo
notte, un giorno dietro l'altro, eri il mio sogno.
E
finalmente, un bel mattino di primavera, dalla periferia urbana di
Scottsdale, dalle sabbie di Ensenada sei partita e hai attraversato
l'oceano.
Vederti e innamorarmi di te fu tutt'uno. Dovevi
essere mia. Il tuo posto non era nella vetrina di un negozio di
strumenti musicali; il tuo posto era fra le mie braccia, vicina al
mio cuore.
Giorno
dopo giorno ho avuto cura di te, per questi ultimi dieci anni. Non
temere, ce ne saranno altri di giorni, mesi e anni come quelli che
abbiamo vissuto. Io non ti abbandonerò mai. Le mie braccia non
smetteranno di cingerti i fianchi, le mie dita non mancheranno di
esercitare quella soave pressione che ti fa cantare così bene.
Buon
compleanno, baby. I love you so much.