sabato 26 dicembre 2015

Dialogo sulla felicità


 

-          Buongiorno. –

 

-          Buongiorno! Come posso esserle utile? –

 

-          Vorrei ventuno grammi di felicità –

 

-          Allora è nel posto giusto. –

 

Il negoziante sparisce alcuni istanti sotto il banco di vendita e quando riemerge vi depone un piccolo cartoccio.

 

-          Eccola, fanno vent’anni di dolore. Gliela incarto? –

 

-          Ehm… un po' caro, pensavo a qualcosa di meno dispendioso. –

 

Gli occhi del cliente spaziano angosciati dall’uno all’altro articolo esposto nel minuscolo negozio, finchè si soffermano su una piccola scatola dal colore indecifrabile.

 

-          Questa è un’offerta speciale – previene la sua domanda il venditore. – Si tratta di un mélange irresistibile di mediocrità, inconsistenza e ipocrisia. Una novità assoluta. Pensi, l’ho preparata io stesso, con le mie mani. -

 

-          E quanto viene? –

 

Il venditore sospira. – Come le dicevo, si tratta di un prodotto in offerta, ho iniziato proprio oggi la promozione… -

 

Il cliente sgrana gli occhi, pronto a incassare il colpo.

 

-          Per questo bastano due anni d’angoscia. E’ quasi gratis… -

 

Il cliente si rigira incerto il pacchettino fra le mani.

 

-          Ma no, ma no. Prendo i ventuno grammi –

 

-          Ottima scelta! – esclama il venditore – Vedrà che non se ne pentirà. Del resto mai nessuno è venuto a lamentarsi – aggiunge sottovoce guardandosi la punta delle scarpe. – Anzi, le faccio uno sconto, me ne dà diciannove e la felicità è tutta sua. –

 

-          Ecco qui un pezzo da venti –

 

-          Ed ecco il suo resto –

 

-          Buongiorno –

 

-          Buongiorno e… buona vita –

 

 

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