sabato 5 novembre 2016

Esoterismo in Hotel Vasteland



Cinque pianeti allineati esercitavano il loro misterioso influsso sulla terra… “ (capitolo X).

Si guardò le mani. Linee rette e curve s’intersecavano solcando la pelle, come orbite di pianeti di un universo bidimensionale… “ (capitolo XII).

Le due frasi, sebbene in distinti capitoli, sono collegate fra loro. Un po’ ermetico, in apparenza, ma non troppo; solo alquanto esoterico (1).

E' chiromanzia. Nella mano sono tradizionalmente rappresentati cinque pianeti: Mercurio, Saturno, Giove, Marte e Venere (oltre al Sole e alla Luna).

Che volto ha Josefine? Heinrich non lo ricorda. E' mutevole e cangiante, come la luna.
Selene e il suo triplice viso: il profilo destro di luna crescente, la faccia di fronte, luna piena, il profilo sinistro, di luna calante.

E nel capitolo VII, dove si narra del loro primo incontro, va in scena il mistero di Iside e Osiride.

 
 
 
Heinrich e Josefine sono come il sole e la luna, condannati dalle forze dell'universo a inseguirsi e non raggiungersi mai. Sono la luce e le tenebre, Yin e Yang, il bianco e il nero, Aset e Asar (ovvero, Iside e Osiride), lingam e joni, gli opposti che si attraggono. Ma la loro seduzione è inconcepibile, senza dubbio scandalosa, immorale, contro natura, nel contesto e nel tempo in cui s'avverano. Sono l’unione impossibile fra El e Asherah, la moglie di Dio, le divinità delle religioni ebraiche pre-monoteistiche (2), a cui faccio riferimento nel Capitolo X.
 
 
I versi in ebraico nel capitolo VIII:
Shemà Israel
Adonai eloheinu
Adonai ehad
Baruch shem kevod malkhuto leolam va’ed…
E' Shemà Israel, una preghiera antichissima (3), la più sentita fra quelle della liturgia ebraica. Secondo alcune fonti, risalirebbe addirittura ad Amenothep IV, meglio noto come Akhenaton, passato alla storia come il faraone eretico per aver tentato di sostituire il culto del dio Amon con un embrione di monoteismo.

Israel, secondo alcuni studiosi, deriva dall’unione delle parole Is (da Iside), Ra (il dio egizio Rah) ed El (il dio canaanita sopra citato). La spiegazione che viene fornita in proposito è che tre battaglioni egiziani di stanza nel Sinai, guidati da un generale di nome Moshéh, abbiano disertato e si siano insediati nella Terra promessa. E’ stato appurato che sono storicamente esistite unità da guerra egizie con nomi di divinità.
Dunque, siamo noi a creare i nostri dei e non loro noi. E, come creiamo i nostri idoli, plasmandoli dalla creta delle nostre paure, così forgiamo i nostri epigoni e li facciamo danzare sulle assi traballanti dei nostri teatri esistenziali.
Mi scuso per la divagazione.
Scansione del testo, ritmo della narrazione. Il romanzo è diviso in tre parti, nella Parte prima Nox, che è quella più misteriosa, i ricordi di Dammerschlaft sono imprigionati nell'amnesia lacunare che lo affligge. E' notte fonda ed egli brancola nel buio.
La Parte seconda Dies, è più luminosa, perché egli ricorda, finalmente. E' la luce del sole che rischiara le tenebre.
L’epilogo è una parte a sé stante, in cui si attraversa il confine fra il reale e l’immaginato, tra la forma e il suo riflesso e si transita dall’altra parte, nel sogno, nel mondo delle ombre, sollevando il velo della morte, il profilo nero che traccia il limite di ogni cosa. Si intitola Oltre lo specchio ed è costituita da un solo breve capitolo, in cui il satori risplende nella sua insopportabile luce.
Dunque i capitoli, escluso l'epilogo, il termine del viaggio, sono dodici. Non a caso.
Nell’antichità, presso i Babilonesi e i Cinesi, il giorno era suddiviso in dodici ore, ognuna delle quali corrispondeva a due delle attuali ore. E, secondo il Libro egizio dei morti, l'anima del faraone per purificarsi doveva passare attraverso le Dodici porte del Giorno e della Notte.
 
 
 
 
(1) V'è una differenza di sostanza fra esoterismo (4) ed essoterismo. Il primo indica le dottrine a carattere riservato, la verità occulta, il nucleo inaccessibile o i significati nascosti di dottrine non esoteriche, note soltanto agli iniziati. Il secondo termine ha un significato nettamente opposto: indica il cerchio esterno delle verità palesate, aperte e accessibili a tutti. A volte, una consonante in più fa la differenza. E che differenza.
 
(2) Fu il tentativo, quasi riuscito, di abbattere il pantheon di numi oscuri e vendicativi del paganesimo della Mezzaluna fertile. Il passaggio al dio unico però diede alla luce una divinità ammalata di solitudine, tanto che fu necessario dargli una compagna, una moglie. Asherah, appunto.
 
(3) I suoi echi si odono anche nel Paternoster del cattolicesimo. Primo Levi ne elaborò una sorta di preghiera civile in Se questo è un uomo:
Voi che vivete sicuri
nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
il cibo caldo e visi amici:
considerate se questo è un uomo.
 
(4) Nota alla nota (Non so quanto sia corretto). Ogni religione possiede una componente esoterica di verità occulta, un mistero ammantato di ombre, da cui ha avuto origine (almeno, secondo Schurè). Io credo che questa verità ultima non possa essere rivelata, per la semplice ragione che non vi è nulla da rivelare.


 

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