sabato 18 aprile 2015

Un brutto paese


 

…hanno un’aria gioviale libera, contenta; uomini, donne, giovani o vecchi che siano, tutti sono felici come scolari in vacanza… Ma al ritorno le stesse persone sono immusonite, cupe, tormentate, poche parole e toni bruschi, la fronte arcigna.

Chi scrive è Astolphe de Custine, che dipinge il ritratto di alcuni russi che rientrano in patria al termine di una vacanza in Europa. Mi ha turbato la descrizione accurata, minuziosa, quasi patologica, perché è esattamente come mi sento io quando parto per tornare a casa per le vacanze, a Sud, e al termine, perché, ahimè, tutto finisce, sono costretto a tornare nel Nord Italia. E, come lo scrittore francese, giungo alla sua medesima conclusione, per farla mia.

Un Paese lasciato con tanta gioia e ritrovato con tanto dispiacere è un brutto Paese!

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