sabato 28 febbraio 2015

Non è per te


 

Queste righe non sono per te. Tu non le leggerai mai.

Io non ti so amare.

Sono nel tuo mondo vivido, sotto una coltre di silenzio e sonno. Sono nella tua gloria effimera, sono nella tua menzogna.

Ricordi? La luce disegnava arabeschi sulla bianca tela della nostra pelle, sui corpi distesi, distanti anni luce come galassie lontane. E tu nuda come la verità ti mostravi, nuova stella fra altre stelle collassate nel silenzio. Andromeda sorgeva sullo sfondo di un cielo troppo nero per essere compreso e io ti guardavo danzare, impersonare le nostre danze macabre con il gusto del nulla.

La luce mi feriva gli occhi e sembrava non avesse mai fine, come quando pioveva alla fine di settembre.

Posso solo immaginare quello che sarebbe stato, le parole che avresti detto, i baci non dati, le parole sospese sulle labbra e mai pronunciate.

Ora siamo così distanti.

Non è facile immaginarti in quella stanza, dove torno a volte come in sogno, per rivederti, per dirti addio. Un ultimo bacio per suggellare quel segreto che non posso svelare e poi, l’ultimo volo nell’occhio del sole, l’ultimo respiro in questo tempo immobile, l’ultima illusione.

Queste sono le parole che non hai voluto ascoltare, Queste sono le lacrime che non hai pianto.
Queste sono le parole che non ti ho detto.

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